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Kilométrage
45 800 km
Transmission
Boîte manuelle
Année
07/1972
Carburant
Essence
Puissance kW (CH)
50 kW (68 CH)
Vendeur
Pro
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Rapport de qualité
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Demande d'inspectionDonnées de base
- Carrosserie
- Berline
- État
- Ancêtre
- Transmission
- Arrière
- Sièges
- 4
- Portes
- 2
Historique du véhicule
- Kilométrage
- 45 800 km
- Année
- 07/1972
Caractéristiques Techniques
- Puissance kW (CH)
- 50 kW (68 CH)
- Transmission
- Boîte manuelle
- Vitesses
- 4
- Cylindres
- 4
Consommation en énergie
- Carburant
- Essence
Equipement
Couleur et Garnissage Intérieur
- Couleur extérieure
- Bleu
- La couleur de l'intérieur
- Noir
- Garniture
- Cuir
Description
Stupenda e restauratissima Fiat 128 Rally del 1972. Vettura con targhe nere e libretto a pagine di prima immatricolazione con provincia Varese. Omologata targa oro ASI. Monta cerchi in lega sportivi del periodo. La rally si contraddistingue per la barra anteriore ed i fari fendinebbia.
Storia del modello e curiositàLa Fiat 128 Rally venne presentata al Salone di Ginevra nel marzo 1971 e, nonostante il ruolo di prodotto surrogato e provvisorio che le era stato assegnato, ottenne un lusinghiero successo di vendite, anche in funzione del prezzo abbordabile e delle buone prestazioni.
Le differenze sostanziali della Rally, rispetto alla 128 berlina da cui deriva, sono veramente poche. Fatta eccezione per il motore e per l'adozione del servofreno, le migliorie più evidenti riguardano i gruppi ottici, le modanature esterne e il corposo rifacimento degli interni, dotato di sedili avvolgenti e reclinabili con poggiatesta regolabili, finestrini posteriori apribili a compasso, nuovi rivestimenti, satellite centrale portaoggetti sul pianale. Il cruscotto, identico a quello della berlina, era impreziosito con un strumentazione resa più completa dall'aggiunta del contagiri, del manometro olio e del termometro acqua. È presente un volante a due razze forate, di diametro ridotto con corona rivestita in pelle. Anche la pedaliera è ristudiata, con pedale dell’acceleratore modificato per agevolare il punta tacco[1].
L'esterno è reso più aggressivo da strisce adesive laterali, dal paraurti anteriore che funge da supporto alla fanaleria suppletiva "tipo rally", da quattro gruppi ottici circolari al posteriore (invero ereditati dalla 850 Coupé) e dalla possibilità di ottenere i cerchi in lega.
Alla fine del 1972 venne presentato un lieve restyling che interessava alcuni dettagli degli interni e degli esterni: internamente furono proposte nuove sellerie optional che prevedevano la parte centrale del sedile in panno di colore rosso od ocra (in funzione del colore esterno) con i fianchi sempre in finta pelle nera, inoltre sparirono gli anelli cromati montati intorno alla strumentazione supplementare; esternamente sul tubolare del paraurti anteriore veniva installata una guarnizione di colore nero così come sul contorno delle targhette "rally" montate sul cofano anteriore e sul coperchio del bagagliaio posteriore; anche le maniglie esterne subivano un lieve ritocco prevedendo la parte mobile di colore nero e infine sul paraurti posteriore spariscono i rostri in favore di una guarnizione in gomma nera che corre lungo tutto lo spigolo esterno.
Le prestazioni, pur non discostandosi esageratamente dal modello di derivazione, subirono un discreto incremento a fronte d'un contenuto aumento dei consumi di carburante. La meccanica della "128", appena nominata auto dell'anno, in quel momento rappresentava l'eccellenza tecnica e prestazionale della propria categoria e mostrava le sue potenzialità di evoluzione e sviluppo.
La Fiat 128 Rally venne posta in vendita al prezzo di 1.220.000 lire franco filiale (14% in più del modello base), con una limitata scelta di accessori opzionali, comprendente l'antifurto (lire 7.000), i vetri atermici con lunotto termico (21.000 lire), le cinture di sicurezza anteriori (10.000 lire), il parabrezza con antenna radio incorporata (15.000 lire) e le ruote in lega di magnesio (50.000 lire).
La gamma dei colori è composta dal bianco, rosso-arancio, grigio artico e giallo, nessuno dei quali metallizzato, con interni in similpelle di colore nero, in alternativa a similpelle e panno rosso od ocra nella fascia centrale dei sedili.
Storia del modello e curiositàLa Fiat 128 Rally venne presentata al Salone di Ginevra nel marzo 1971 e, nonostante il ruolo di prodotto surrogato e provvisorio che le era stato assegnato, ottenne un lusinghiero successo di vendite, anche in funzione del prezzo abbordabile e delle buone prestazioni.
Le differenze sostanziali della Rally, rispetto alla 128 berlina da cui deriva, sono veramente poche. Fatta eccezione per il motore e per l'adozione del servofreno, le migliorie più evidenti riguardano i gruppi ottici, le modanature esterne e il corposo rifacimento degli interni, dotato di sedili avvolgenti e reclinabili con poggiatesta regolabili, finestrini posteriori apribili a compasso, nuovi rivestimenti, satellite centrale portaoggetti sul pianale. Il cruscotto, identico a quello della berlina, era impreziosito con un strumentazione resa più completa dall'aggiunta del contagiri, del manometro olio e del termometro acqua. È presente un volante a due razze forate, di diametro ridotto con corona rivestita in pelle. Anche la pedaliera è ristudiata, con pedale dell’acceleratore modificato per agevolare il punta tacco[1].
L'esterno è reso più aggressivo da strisce adesive laterali, dal paraurti anteriore che funge da supporto alla fanaleria suppletiva "tipo rally", da quattro gruppi ottici circolari al posteriore (invero ereditati dalla 850 Coupé) e dalla possibilità di ottenere i cerchi in lega.
Alla fine del 1972 venne presentato un lieve restyling che interessava alcuni dettagli degli interni e degli esterni: internamente furono proposte nuove sellerie optional che prevedevano la parte centrale del sedile in panno di colore rosso od ocra (in funzione del colore esterno) con i fianchi sempre in finta pelle nera, inoltre sparirono gli anelli cromati montati intorno alla strumentazione supplementare; esternamente sul tubolare del paraurti anteriore veniva installata una guarnizione di colore nero così come sul contorno delle targhette "rally" montate sul cofano anteriore e sul coperchio del bagagliaio posteriore; anche le maniglie esterne subivano un lieve ritocco prevedendo la parte mobile di colore nero e infine sul paraurti posteriore spariscono i rostri in favore di una guarnizione in gomma nera che corre lungo tutto lo spigolo esterno.
Le prestazioni, pur non discostandosi esageratamente dal modello di derivazione, subirono un discreto incremento a fronte d'un contenuto aumento dei consumi di carburante. La meccanica della "128", appena nominata auto dell'anno, in quel momento rappresentava l'eccellenza tecnica e prestazionale della propria categoria e mostrava le sue potenzialità di evoluzione e sviluppo.
La Fiat 128 Rally venne posta in vendita al prezzo di 1.220.000 lire franco filiale (14% in più del modello base), con una limitata scelta di accessori opzionali, comprendente l'antifurto (lire 7.000), i vetri atermici con lunotto termico (21.000 lire), le cinture di sicurezza anteriori (10.000 lire), il parabrezza con antenna radio incorporata (15.000 lire) e le ruote in lega di magnesio (50.000 lire).
La gamma dei colori è composta dal bianco, rosso-arancio, grigio artico e giallo, nessuno dei quali metallizzato, con interni in similpelle di colore nero, in alternativa a similpelle e panno rosso od ocra nella fascia centrale dei sedili.
Leasing
Vendeur
ProContactOttavio Luzzago
- TVA déductible
- Prix du concessionnaire
- Ces informations sont fournies par le vendeur du certificat.